Il 12 marzo 2000, prima domenica di quaresima dell'Anno Santo, durante una cerimonia storica nella Basilica di San Pietro, Papa Giovanni Paolo II chiede perdono per sette volte, "a nome dell'intero popolo cristiano", per i peccati commessi dalla Chiesa e dai cristiani che hanno tradito il Vangelo violando i diritti delle persone e dei popoli oppressi, umiliando le donne, facendo "soffrire" i fratelli ebrei e chiudendo gli occhi di fronte a molte ingiustizie.