Il 29 febbraio 1960 alle 23,40. ad Agadir (Marocco) scossa di teremoto di 15 secondi, con magnitudo 5,7 sulla scala Richter, il terremoto più distruttivo e mortale della storia del Marocco. Nei quartieri di Fonti, Yachech e della Kasbah, tutti gli edifici vengono distrutti o seriamente danneggiati, e il 95% della popolazione di queste zone rimane sepolto sotto le macerie. Il sisma fa da 12.000 a 15.000 morti, cioè circa un terzo della popolazione, e circa 25.000 feriti. La gravità dei danni è attribuita al fatto che l'epicentro della scossa si situa esattamente sotto la città, e anche alla scarsa resistenza delle costruzioni antiche. I marinai della vicina base aeronavale francese portano immediatamente aiuto ai circa 30.000 sopravvissuti. La vicinanza di questa base che non aha praticamente subito danni, il rapido arrivo della squadra francese del Mediterraneo insieme a una squadra olandese-italiana, consentono di avviare rapidamente i soccorsi ai sopravvissuti. Due giorni dopo, la città viene evacuata per evitare la diffusione di malattie.