Il 27 febbraio 1960 muore durante un viaggio in treno da Milano a Losanna (Svizzera) l'ingegnere Adriano Olivetti. Imprenditore, uomo di cultura, politico, intellettuale, editore e urbanista. Adriano Olivetti nasce a Ivrea (Torino) l'11 aprile 1901. Eredita la società dal padre Camillo, un eclettico ingegnere che nel 1908 fonda a Ivrea "la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere". Tra la fine degli anni '40 e la fine degli '50 la Olivetti porta sul mercato alcuni prodotti destinati a diventare oggetti di culto per la bellezza del design, ma anche per la qualità tecnologica e l'eccellenza funzionale. Alla fine della seconda guerra mondiale intensifica l'attività di editore, scrittore e uomo di cultura. Al momento del decesso di Adriano, la Olivetti ha circa 36.000 dipendenti, di cui oltre la metà all'estero. In sua memoria viene fondato il centro studi "Fondazione Adriano Olivetti" di Ivrea.