Il 6 febbraio 1980 approvato a Roma il decreto Cossiga antiterrorismo che prevede fra l’altro misure premiali per i “pentiti” e le perquisizioni di caseggiato senza autorizzazione della magistratura. Per far approvare il decreto il governo pone la questione di fiducia che viene votata anche dal PCI. La Camera dei deputati approva le norme emergenziali per intensificare il contrasto del ‘terrorismo’ emanate dal governo il 14 dicembre 1979, con 522 voti a favore, 50 contrari e 8 astenuti. I socialisti Mancini, Achilli, Fortuna, Marte Ferrari e Accame escono dall’aula per pretesta al momento del voto.