Un omaggio a Ettore Sottsass, genio anticonformista dell’architettura e del design, nel centenario della sua nascita, con una mostra congiunta tra Parma e Milano. BDC28, ex chiesa sconsacrata del Seicento, oggi centro dedicato all’arte contemporanea nel cuore di Parma (grazie all’intervento di recupero di Lucia Bonanni e Mauro del Rio, ideatori del progetto di BDC - Bonanni Del Rio Catalog) espone 30 opere di Sottsass, appartenenti alla serie Metafore, oggi nella collezione privata di BDC. Le restanti 13 Metafore (in tutto sono 43, per un totale di 50 immagini fotografiche) sono state chieste in prestito a BDC dal Triennale Design Museum di Milano, una delle principali istituzioni culturali e artistiche del panorama internazionale: saranno parte integrante di “There is a Planet”, importante mostra monografica all’interno della Galleria dell’Architettura, dedicata all’illustre milanese d’adozione. Le due esposizioni inaugurano in contemporanea, il 14 settembre. L’iniziativa assume così una dimensione “diffusa”, a testimonianza dell’importanza della figura di Sottsass a 10 anni dalla scomparsa. Le sue intuizioni hanno avuto un’influenza fondamentale nel mondo delle arti applicate: architettura, design, mobili, ceramiche, gioielli, grafiche e fotografia. Le sue opere e i suoi progetti fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo. Al posto delle 13 immagini inserite nel progetto espositivo della Triennale, nella mostra di BDC28 non ci saranno spazi vuoti, ma si apriranno delle “finestre” con nuovi contenuti: 13 personalità che appartengono agli stessi “mondi” di Ettore Sottsass, voci autorevoli, architetti, registi, fotografi, scrittori, galleristi, direttori di giornali, suggeriranno con i loro testi le “Metafore” mancanti. Proveranno non a colmare, ma ad entrare in dialogo con l’assenza più grande, quella di Ettore Sottsass, che per ognuno di loro è stato un collega, un amico, un maestro. Si tratta di Massimo Minini, Aldo Cibic, Giuseppe Lufrano, Pappi Corsicato, Mario Cresci, Emilio Fantin, Davide Rampello, Massimo Iosa Ghini, Diamante D’Alessio, Gilda Bojardi, Walter Guadagnini e Flavio Albanese. La figura di Ettore Sottsass sarà raccontata anche attraverso alcuni seminari realizzati in collaborazione con CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, e dedicati ad aspetti meno noti della vita di Sottsass, come il suo rapporto, creativamente fecondo, con la letteratura e la musica. «Mi interessano gli edifici da abitare, non quelli da vedere», diceva spesso Ettore Sottsass. Luoghi vivi, attraversati da tensioni artistiche e culturali. Come BDC28, nel centro storico di Parma, dove si sviluppa la più lunga ed elegante via porticata della città. Qui nel Seicento una confraternita legata alla Chiesa di San Benedetto fondò l’oratorio di Santa Maria della Pace. Agli inizi del Novecento l’istituto religioso fu sconsacrato, quindi riconvertito a officina meccanica, e in seguito a garage, finché nel 2015 non è tornato a risplendere sotto l’impulso di Lucia Bonanni e Mauro Del Rio. Oggi è un centro dedicato all’arte contemporanea, in particolare la fotografia, ma anche la musica live, gli happening. Il progetto BDC (Bonanni del Rio Catalog), inaugurato a fine gennaio 2016 ad Artefiera a Bologna, riunisce l’insieme delle attività e delle produzioni organizzate dalla coppia, relative all’arte contemporanea: una serie in divenire di eventi, oggetti, luoghi, identificati da un numero progressivo. Così, ad esempio, BDC1 è l’archivio della collezione di opere d’arte e memorabilia, BDC2 il sito che documenta e promuove le attività, e così via, fino all’ultima creatura, BDC18, la mostra dedicata a Ettore Sottsass. La serie Metafore si compone di 50 opere fotografiche a colori e in bianco e nero, cm 30x40, realizzate da Ettore Sottsass tra il 1972 e il 1978 durante i suoi lunghi viaggi in Europa, negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Cinque i gruppi in cui il progetto si suddivide: Disegni per i destini dell'uomo, Disegni per i diritti dell'uomo, Disegni per le necessità degli animali, Fidanzati, Decorazioni. Il tema centrale è in tutti l'architettura: l'artista progetta architetture naturali, assemblando sassi, scatole, legno, spago, nastro per poi fotografare il risultato e commentarlo, con uno stile ironico e poetico al tempo stesso. Anche in questi lavori, come in quelli di architettura e design, la relazione uomo-spazio risulta focale nella riflessione di Ettore Sottsass, in particolare la relazione tra l'ambiente e chi lo occupa nella quotidianità. Questo rapporto e il desiderio dell'artista di conoscere, di scoprire e di spostarsi in continuazione, viene da lui stesso così riassunto: «Sentivo una grande necessità di visitare luoghi deserti, montagne, di ristabilire un rapporto fisico con il cosmo, unico ambiente reale, proprio perché non è misurabile, né prevedibile, né controllabile, né conoscibile... mi pareva che se si voleva riconquistare qualche cosa bisognasse cominciare a riconquistare i gesti microscopici, le azioni elementari, il senso della propria posizione».