Nuovo record negativo per il consumo di asfalto (conglomerato bituminoso) in Italia, sceso nei primi 4 mesi del 2017 del 4,7%, dopo aver già toccato il minimo storico a fine 2016 (23 mln di tonnellate contro i 45 mln del 2006). La stagione delle grandi manutenzioni, di solito collocata tra maggio e settembre (il 70% dei lavori viene svolto in questo periodo per sfruttare le favorevoli condizioni climatiche), quest’anno non sembra essere ancora partita. E questo è ancora più preoccupante, visto la condizione in cui versano le nostre strade. Lo stato di salute delle strade cittadine è sotto gli occhi di tutti ed è bene esemplificato dal caso Roma, con un “asfalto groviera” che, secondo la Corte dei Conti, ha prodotto 2.700 cause con richieste di risarcimento verso il Comune per i danni causati dalla "epidemia buche" e lavori di manutenzione che ancora oggi tardano a partire in modo deciso, come “l’emergenza strade” in corso richiederebbe. Intanto, si moltiplicano le limitazioni al traffico (totali o dei soli mezzi pesanti) e di velocità (spesso con limite fissato a 30 km orari) sulle strade più a rischio, per non parlare delle pattuglie di vigili urbani lasciate spesso a sorvegliare buche recintate. Queste informazioni emergono dall’analisi periodica sullo stato di salute delle nostre strade fornita dal SITEB - l’Associazione dei costruttori e manutentori delle strade - in occasione del Consiglio Direttivo che ha confermato alla guida dell’Associazione quale Presidente, Michele Turrini, Dirigente dell’azienda Ammann Italy.