Gli italiani ricominciano a viaggiare (+13,7% i viaggi con pernottamento nel 2016, secondo l’Istat) ma dopo la crisi sono poche le realtà del turismo che possono dire di essere uscite vittoriose dagli anni più bui. Una di queste è CartOrange, l’azienda che ha puntato tutto sulla figura del consulente di viaggio, il “sarto delle vacanze” che confeziona esperienze su misura. Giro d’affari +9% nel 2016 e +50% negli ultimi quattro: questi i numeri che CartOrange ha presentato durante il proprio evento annuale a Torino, dal 16 al 18 giugno. «Il modo di viaggiare degli italiani è cambiato: emerge il desiderio di esperienze uniche, autenticità e servizio su misura. La figura del consulente di viaggio si conferma quindi vincente in questo scenario –conferma l’amministratore delegato Gianpaolo Romano–. Puntare su consulenza e personalizzazione ci ha permesso di crescere e pianificare futuri sviluppi: oggi abbiamo oltre 450 consulenti, per il 2020 puntiamo a 700 con sette nuove filiali in tutta Italia. Il mercato richiede figure sempre più preparate e per questo rinnoviamo e rilanciamo il nostro programma di formazione, la nuova CartOrange Academy: percorsi diversificati e di grande valore con corsi online e strumenti di apprendimento innovativi». Con più docenti, più materie, più occasioni formative e una rinnovata proposta di esercitazioni, esami finali e attestati di specializzazione, la CartOrange Academy è pronta a preparare i professionisti del viaggio su misura che incontrano i clienti a domicilio, per proporre un servizio personalizzato, itinerari fuori dai circuiti più battuti, vacanze e viaggi di nozze unici ed esperienziali, «Perché il mestiere non si improvvisa –ricorda Romano–. Siamo stati i primi a portare in Italia la figura del consulente di viaggio, quasi vent’anni fa. Molti hanno seguito le nostre orme, ma in un mercato ormai maturo la differenza la fa l’avere alle spalle una grande realtà».