Chi sono i giornalisti-imprenditori? Questa domanda è centrale per uno dei tanti appuntamenti del Festival internazionale di giornalismo che si terrà a Perugia per la sua undicesima edizione dal 5 al 9 aprile. A quel tavolo, il 6 aprile alle 10.30 nella sala Perugino dell’hotel Brufani, insieme a Rosa Maria Di Natale, Paolo Piacenza, Alberto Puliafito e Mario Tedeschi Lalli, sederà anche Saverio Zeni, vice presidente di Anso. “Giornalismo, un’impresa” è l’iniziativa di Ona Italia, la sezione nazionale della maggiore associazione di giornalisti online del mondo, che intende così individuare, mappare, analizzare le iniziative imprenditoriali create da giornalisti in Italia. «Lo strumento prescelto - racconta Rosa Maria Di Natale - è un questionario, con scopo esclusivamente conoscitivo, che punta a viaggiare per l’Italia e raccogliere tracce di una realtà ancora poco visibile. E molto coraggiosa. Ona Italia ha pensato ai giornalisti-imprenditori come a coloro che organizzano i mezzi di produzione creando beni e servizi giornalistici, sostenendone i rischi economici e creando nuovo lavoro. Ma la definizione più appropriata e definitiva l’hanno fornita le risposte all’indagine, già lanciata a Varese in occasione di Glocal 16, e i cui primi esiti saranno presentati al Festival del giornalismo di Perugia». Di certo i giornalisti-imprenditori sono coloro che organizzano i mezzi di produzione creando beni e servizi giornalistici, sostenendone i rischi economici e creando nuovo lavoro. Giornalisti che diventano imprenditori. Sono fondatori di start-up e aziende editoriali, service, agenzie, giornali, siti web di news. In Italia non sono pochi. Ma come lavorano? Con quale modello di business e quali forme societarie? Con quali risultati e quali obiettivi? «A questo progetto - afferma Saverio Zeni, fondatore di OkMugello e vice presidente di Anso - non poteva mancare la voce di Anso. La nostra associazione è da sempre a fianco delle tante iniziative editoriali in Italia spesso nate da singoli giornalisti che hanno deciso di mettersi insieme e avviare nuove esperienze editoriali. Al nostro interno abbiamo tutte le competenze e le esperienze che permettano di sviluppare progetti. Guardiamo quindi con attenzione l’attività di Ona con cui collaboriamo da tempo».