Nel quinquennio 2009-2013 (ultimi dati disponibili) i morti fra 5 e 29 anni sono stati oltre 17.000 di cui quasi 12.000 evitabili: vittime di incidenti stradali, morti per autolesioni e aggressioni, decessi per malattie oncologiche e circolatorie. Nell'arco dei cinque anni analizzati sono 250 i bambini tra i 5 e i 14 anni morti in incidenti stradali; i decessi della successiva decade, 15-24 anni, sono stati oltre 3.000, ai quali si aggiungono più di 1.500 morti tra i 25 e i 29 anni. Nello stesso periodo, sono state quasi 1.800 le morti per autolesioni: 43 giovanissimi (5-14 anni), quasi 300 fra gli adolescenti, numero che si raddoppia per la classe successiva, 20-24 anni, e supera gli 800 nell'età 25-29 anni. Se a livello generale si riscontra una più alta mortalità giovanile al sud, per i decessi evitabili si nota una maggiore criticità nelle regioni del centro e nelle isole e, in misura minore, nel nord-est, in larga parte dovuta alla mortalità per incidenti stradali. Due le principali indicazioni che emergono dal Rapporto curato da Nebo Ricerche PA: - la necessità di intensificare gli interventi di sensibilizzazione e i programmi di educazione sanitaria sia nei confronti degli stessi bambini e ragazzi che delle famiglie, degli insegnanti e di coloro che seguono a vario titolo i giovani e giovanissimi, - la possibilità di utilizzare le cause di morte analizzate nel Rapporto per specifici approfondimenti su base locale, per valutare eventuali condizioni a rischio della popolazione giovanile legate anche ai fenomeni di minore entità. Il Rapporto MEV(i) dedicato alle "età giovanili" è disponibile, come di consueto, su www.mortalitaevitabile.it, il sito dedicato al Progetto "Mortalità Evitabile (con intelligenza)".