Oggi la Commissione europea presenta la prima relazione sui progressi compiuti nell'attuazione del quadro di partenariato con i paesi terzi, volto a gestire congiuntamente e più efficacemente la migrazione. Quattro mesi dopo la proposta avanzata dalla Commissione nel quadro dell'Agenda europea sulla migrazione e la sua approvazione da parte del Consiglio europeo di giugno - favorevole a una sua rapida attuazione - la nuova strategia di partenariato con i paesi di origine e di transito dei flussi migratori sta iniziando a dare i suoi frutti. Il partenariato quadro è una strategia europea improntata al futuro e mirante ad approfondire la cooperazione con i paesi di origine, di transito e di destinazione. A partire da giugno, sotto la guida dell’Alta rappresentante/vicepresidente della Commissione, Federica Mogherini, le istituzioni e gli Stati membri dell’UE hanno profuso grandi sforzi perché il nuovo modello di cooperazione fosse coronato da successo. Questo approccio pragmatico - mirato a mobilizzare e concentrare tutti gli strumenti e le risorse di cui dispongono l'UE e gli Stati membri per gestire efficacemente la migrazione, applicando soluzioni a breve termine per fronteggiare la pressione migratoria immediata e aumentando gli investimenti per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare – è partito con cinque paesi prioritari: il Niger, la Nigeria, il Senegal, il Mali e l'Etiopia.