E’ stato abrogato il Decreto Appropriatezza che prevedeva il taglio delle esenzioni per oltre 200 prestazioni mediche. Per Adoc era una norma che penalizzava gravemente i consumatori, costringendoli a pagare a prezzo pieno visite fondamentali per la propria salute. “E’ giusto abrogare il decreto “taglia-esami”, i consumatori erano troppo penalizzati, la tutela della salute è un diritto fondamentale che non può e non deve essere limitato per mere ragioni economiche – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – il previsto addio alle esenzioni per oltre 200 prestazioni sanitarie, alcune molto importanti e delicate, rischiava di far aumentare sensibilmente la percentuale di popolazione che rinuncia alle cure mediche per ragioni economiche. Già oggi il 7% dei cittadini è in difficoltà con le spese mediche, principalmente a causa dei ticket molto esosi e all’assenza di valide alternative di welfare integrativo. Ancora peggiore la situazione per il settore dentistico: ad oggi solo 4 italiani su 10 fanno visite regolari dal dentista, secondo nostre stime solo il 25% ha fatto almeno una pulizia dei denti. Ad oggi, manchino polizze malattia e coperture assicurative in grado di coprire adeguatamente le spese mediche sostenute. E’ pertanto fondamentale individuare soluzioni che permettano alle famiglie di risparmiare e al tempo stesso di ricevere servizi di qualità assicurata.