Da quanto emerge dall’inchiesta dell’Adoc “Che Turista Sei?” emerge che a partire per le vacanze quest’estate sarà il 68,7% degli italini, contro il 31,3% di consumatori che rimarranno a casa. Il budget medio per le vacanze è pari 1.181 euro, il soggiorno medio, principalmente in un appartamento (30,6%), è di 9,5 notti, il 68,1% dei partenti sceglie l’Italia (Sicilia, Puglia e Trentino Alto-Adige le Regioni più gettonate) contro il 31,9% che andrà all’estero, con l’Europa del Sud e del Nord a dividersi la maggior parte delle preferenze. “I dati che emergono dalla nostra indagine evidenziano le perduranti difficoltà economiche delle famiglie italiane, in particolare del ceto medio e delle fasce di popolazioni più deboli, come pensionati e disoccupati – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – Per quanto riguarda il turismo in Italia, nonostante le elevate potenzialità del paesaggio e dei beni culturali a nostra disposizione, affiorano palesi criticità nella gestione delle bellezze naturali e nella insufficienza dei mezzi di trasporto. La scelta di andare all’estero, in particolare nei Paesi dell’area mediterranea, è chiaramente determinata dai più vantaggiosi prezzi dei soggiorni, nonostante l’apprezzamento degli italiani per le strutture ricettive nostrane”. Difatti, in base ai risultati della valutazione qualitativa del turismo in Italia, per i cittadini solo le strutture ricettive, con un voto medio di 6,1, strappano la sufficienza mentre l’offerta turistica, come mostre, eventi e concerti, si avvicina alla soglia del 6 con un 5,8 di media. Male invece la valutazione della qualità della gestione delle bellezze naturali (4,7 di media) e dei mezzi di trasporto e collegamento con le località turistiche (media voto 4,6), i cui prezzi sono ritenuti nel 60% dei casi poco equi rispetto ai servizi offerti. In merito alla paura di avere problemi durante le vacanza, la principale preoccupazione dei viaggiatori è quella di avere difficoltà con le strutture ricettive (55,7% delle indicazioni), seguita dai trasporti (36,2%) e attività locali (30,2%). Paure legittimate dalle esperienze accadute nel passato (il 49,4% degli intervistati dichiara di avere giù subito problemi in passati) e che si sono risolte solo nel 60% dei casi, anche se le soluzioni trovate sono state ritenute poco soddisfacenti dal 54,4% degli intervistati. Oltre ai problemi, gli italiani ritengono non sufficienti (52,6%) le tutele per il turista, nonostante la conoscenza dei diritti a loro disposizione, come il Codice del Turismo, la Carta dei Diritti del Passeggero e la Carta dei Diritti del Passeggero, non superi il 50%.