Con il 51,9% dei voti la Gran Bretagna ha scelto di uscire dall’Unione Europea, a dispetto delle previsioni più ottimistiche. Una decisione che avrà gravi ma ancora non quantificabili ripercussioni politiche, economiche e sociali per tutti i cittadini europei. Per Adoc dal voto emerge soprattutto un dramma generazionale, una spaccatura di ambizioni e prospettive che sta segnando la nostra epoca. “Il Brexit rappresenta non solo il fallimento delle politiche europee ma certifica anche l’abissale dramma tra generazioni – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – dal voto emerge una spaccatura netta, con gli under 35 favorevolissimi a rimanere nell’Unione Europea da una parte e gli over 50 a spingere per l’uscita dal “continente” dall’altra. A prevalere è stata una visione più conservatrice e meno liberale, conseguenza anche di una crisi sociale ed economica che, in determinate fasce d’età della popolazione, continua a sortire i suoi effetti estremamente negativi. L’Unione Europa esce da questo voto con le ossa rotte e con la paura di perdere per strada ulteriori pezzi. L’Europa paga l’adozione di scelte politiche ed economiche dettate dalle lobby, paga l’incapacità di ascoltare i suoi cittadini, paga l’assenza di visione su un cittadino veramente europeo. Di fronte a uno scenario tumultuoso e imprevedibile l’Unione Europea può rinascere solo ascoltando le voci che vengono “dal basso”, ascoltando le richieste dei consumatori e dei cittadini, dei giovani e di chi, ogni giorno, si batte per un futuro di unità, diritti e servizi. Se l’Europa vuole veramente diventare grande, deve iniziare oggi il suo percorso di maturità e di crescita. Altrimenti l’Unione Europea rimarrà, nella storia, solo un tentativo fallito.”