A distanza di un anno dall'entrata in vigore del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), la Commissione valuta che cosa nel piano di investimenti ha funzionato bene, che cosa va migliorato e come si prospetta il futuro. A distanza di diciotto mesi da quando il Presidente Jean-Claude Juncker ha lanciato il piano di investimenti per l’Europa e di un anno dall’avvio del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), la Commissione fa il punto dei risultati ottenuti finora. Oggi la Commissione comunica gli insegnamenti tratti e presenta proposte precise per dare al FEIS una prospettiva futura ambiziosa. Il Presidente Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "Contrariamente alle previsioni più pessimistiche, il piano di investimenti funziona. Ogni giorno il Fondo europeo per gli investimenti strategici crea posti di lavoro e mobilita investimenti nell'economia reale. Per questo proponiamo di prorogarlo oltre il 2018. Dobbiamo dar prova di ambizione nel rilancio degli investimenti in Europa." Il Vicepresidente Jyrki Katainen, responsabile del portafoglio "Occupazione, crescita, investimenti e competitività", ha aggiunto: "Insieme alla BEI abbiamo ottenuto grandi risultati negli ultimi 12 mesi. Abbiamo sostenuto progetti energetici innovativi, centri sanitari, progetti di sviluppo urbano e di banda larga ad alta velocità. Quasi 150 000 PMI possono accedere a nuovi finanziamenti. Abbiamo creato un polo che offre ai promotori di progetti servizi di consulenza e supporto tecnico. Abbiamo lanciato un nuovo portale in cui i promotori possono presentare i loro progetti agli investitori di tutto il mondo. Ma resta ancora da fare: dobbiamo continuare ad approfondire quel mercato unico che costituisce un'attrattiva unica nel suo genere dell’Unione, e gli Stati membri devono adoperarsi per eliminare gli ostacoli agli investimenti." Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) è il fulcro del piano di investimenti messo a punto dalla Commissione europea. Gestito dal gruppo BEI, procede sicuro e puntuale verso il conseguimento dell’obiettivo di mobilitare almeno 315 miliardi di EUR di investimenti aggiuntivi nell’economia reale entro il primo semestre 2018. Grazie alla garanzia di prima perdita fornita dal FEIS, la BEI ha potuto investire in un numero maggiore di progetti, talvolta più rischiosi, e in tempi più rapidi di quanto sarebbe stato possibile senza il FEIS. Nel complesso il FEIS è già attivo in 26 Stati membri e, in base agli interventi già approvati, dovrebbe mobilitare 100 miliardi di EUR di investimenti. Finora hanno fruito del FEIS soprattutto le piccole e medie imprese (PMI). Per incoraggiare un'attività più intensa del FEIS negli Stati membri rimasti indietro, la BEI e la Commissione perseguiranno una presenza più incisiva a livello locale. Oggi abbiamo lanciato ufficialmente un altro elemento del piano di investimenti: il portale dei progetti di investimento europei (PPIE). Si tratta di una piattaforma online che riunisce i promotori di progetti europei e gli investitori dell’UE e del resto del mondo. Il portale aumenterà la visibilità dei progetti in cui investire in tutta l'Europa. Esisteva una domanda degli investitori in questo senso, e la Commissione l'ha soddisfatta.