Chiude oggi nella suggestiva cornice del Salone dei Tessuti di Milano la quarta edizione della Mostra Internazionale Libri Antichi e di Pregio, organizzata da ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia. Nel ricco programma di eventi, era presente anche quello del Direttore Generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani Massimo Bray sul tema Libri d’arte e misteri dell’editoria. Negli ultimi anni la Treccani ha dedicato una parte importante delle proprie energie creative e produttive alla realizzazione di volumi d’arte, dando vita a una serie di collane che rappresentano oggi uno dei settori di maggior prestigio e successo all’interno di una produzione editoriale assai ampia e diversificata. Se da un lato la crisi dell’editoria cartacea è un dato oggettivo, dall’altro però, se si sanno realizzare prodotti di altissima qualità nei contenuti e nella cura artigianale del prodotto e nonostante prezzi necessariamente superiori a quelli della convenzionale offerta libraria, è possibile far crescere un settore di nicchia come quello dei libri d’arte quasi come un’oasi virtuosa, in controtendenza rispetto alla crisi generale. In un’epoca come la presente caratterizzata dal flusso ininterrotto e ipertrofico delle notizie e degli stimoli reso possibile da Internet, dai social network e in generale dalla illimitata connessione di tutti con tutto è diventato urgente, necessario, doveroso recuperare l’esperienza della lettura concentrata, solitaria, profonda, meditata di un testo sotto forma di libro. E in questo contesto ancora più importante diviene il ruolo dell’editore perché soltanto in presenza di quella funzione di filtro e certificazione del sapere affidata alla comunità scientifica e all’editoria di qualità è possibile garantire la correttezza e completezza delle informazioni e, nello stesso tempo, l’attendibilità delle varie e diverse interpretazioni che di esse si possono dare. Per quanto riguarda più da vicino i libri d’arte, al fine di far risaltare la loro caratteristica specifica di oggetti dotati anche di un valore estetico, è assolutamente indispensabile che la qualità realizzativa sia elevatissima in tutte le fasi della produzione dell’opera, a cominciare già da quella progettuale: il libro di pregio deve essere un oggetto d’arte, a metà strada tra industria, artigianato e cultura. Treccani ha fatto la scelta di essere editore non soltanto di enciclopedie, ma anche di libri d’arte per tenere fede alla sua missione quale è enunciata nel suo Statuto: quella di contribuire allo sviluppo culturale, sociale e civile degli Italiani attraverso una maggiore e migliore diffusione delle conoscenze e dei saperi all’interno della società; una missione che oggi si identifica anche nel compito di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico-culturale (materiale e immateriale) del nostro Paese.