I dati del'industria italiana fanno ben sperare con l'aumento degli ordini ma il fatturato è sempre negativo. Lo si evince dai dati forniti oggi dall'Istat che indica come ad aprile il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,6% rispetto a marzo, con variazioni negative sia sul mercato interno (-0,2%), sia su quello estero (-1,3%). Nella media degli ultimi tre mesi l'indice complessivo aumenta dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, sintesi di incrementi sia del fatturato interno (+0,6%) sia di quello estero (+0,3%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di aprile 2014), il fatturato totale cala in termini tendenziali dello 0,2%, con una flessione dell'1,0% sul mercato interno ed un incremento dell'1,4% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+3,8%) e per i beni intermedi (+0,2%), una flessione per i beni strumentali (-3,2%) e risultano stazionari per i beni di consumo. L'indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, del 3,0%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi. Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+9,7%), mentre la maggiore diminuzione, tra i settori manifatturieri, riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,4%). Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale del 5,4%, con incrementi sia sul mercato interno (+3,4%), sia su quello estero (+8,4%). Nel confronto con il mese di aprile 2014, l'indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 7,9%. L'incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+40,0%), mentre una flessione si osserva solo nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (-31,5%).