L'Istat fornisce i dati sui prezzi al consumo che evidenzano come, nel mese di marzo 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e registra una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (come a febbraio), confermando la stima preliminare. La stabilità della flessione tendenziale dell'indice generale è la sintesi del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,5%, da +1,4% di febbraio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,6% (era +0,7% il mese precedente). Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente al sensibile aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l'aumento è la diminuzione - influenzata da fattori stagionali - dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,1%). L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio). Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un'ulteriore attenuazione della flessione (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,2% rispetto a febbraio e crescono dello 0,8% su base annua (da +0,7% del mese precedente).I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto - per effetto dei rialzi dei carburanti - aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e registrano un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile mentre fa registrare un tasso tendenziale nullo (la stima provvisoria era -0,1%), dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%). L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su febbraio e diminusce dello 0,2% su marzo 2014.