L'Istat, l'istituto centrale di statistica, fornisce i dati sull'export italiani che evidenziano come nel dicembre 2014 , rispetto a novembre, un aumento dell'export (+2,6%) e una diminuzione dell'import (-1,6%).L'aumento congiunturale dell'export è determinato dalla crescita delle vendite sia verso i paesi extra Ue (+3,2%) sia verso quelli Ue (+2,1%). L'incremento è più marcato per i prodotti energetici (+7,5%) e per i beni di consumo non durevoli (+3,4%). La diminuzione congiunturale dell'import è da ascrivere esclusivamente all'area extra Ue (-3,7%). La flessione è diffusa a tutti i comparti, a eccezione dei beni di consumo (+1,5%). Rispetto al trimestre precedente, nell'ultimo trimestre dell'anno si registra una dinamica positiva per l'export (+2,1%). I beni strumentali (+3,8%) e i beni di consumo non durevoli (+3,5%) sono in espansione. Gli acquisti sui mercati internazionali risultano invece in flessione (-0,8%). Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, a dicembre 2014 si rileva un considerevole incremento per l'export (+6,3% in valore e +5,4% in volume) mentre l'import registra un calo (-1,3%). Rispetto al 2013, i risultati complessivi dell'anno 2014 mostrano una crescita delle esportazioni (+2,0%), più ampia al netto dei prodotti energetici (+2,7%), e una flessione delle importazioni (-1,6%). La positiva dinamica dell'export è trainata dai paesi Ue (+3,7%). La flessione dell'import è determinata dalla forte contrazione dei prodotti energetici (-19,5%). A dicembre 2014, il saldo commerciale è pari a +5,8 miliardi, in ampliamento rispetto a dicembre 2013 (+3,4 miliardi). Al netto dell'energia, l'attivo è di 8,7 miliardi. Nel 2014 l'avanzo commerciale raggiunge 42,9 miliardi, ed è più che doppio al netto dell'energia (+86 miliardi). Nel 2014, i mercati più dinamici per l'export sono risultati il Belgio (+15,7%), gli Stati Uniti (+10,2%), la Polonia (+9,9%) e i paesi EDA (+9,6%). Si segnala la forte crescita nell'anno delle vendite all'estero di autoveicoli (+10,0%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+5,6%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+5,5%). Nel 2014, gli acquisti sono in marcata flessione da paesi OPEC (-29,4%) e Russia (-20,0%). In forte calo l'import di gas naturale (-25,9%) e di prodotti petroliferi raffinati (-17,1%).