L'Istat, l'Istituto centrale distatistica fornisce per la prima volta il quadro, riferito al 2012 della giungla delle società partecipate da enti pubblici. Nel 2012, sono 11.024 le unità per le quali si registra una forma di partecipazione pubblica in Italia, con un peso in termini di addetti pari a 977.792. La quota di partecipazione pubblica considerata è qualsiasi quota maggiore di 0 e fino al 100% del capitale delle unità partecipate. Il 25,6% delle unità analizzate è partecipato al 100% da soggetti pubblici, il 29,1% delle unità è partecipato per una quota compresa tra il 50% e il 99,9%. Il 27,1% per una quota inferiore al 20%. Il 68,7% delle unità (7.574) è partecipato da un solo soggetto pubblico. Gli addetti corrispondenti a tali unità sono 738.713, pari al 75,5% del totale. Tra le unità a partecipazione pubblica in Italia, le imprese attive sono 7.685. Esse impiegano 951.249 addetti, ovvero il 97,3% degli addetti di tutte le partecipate. Il 41,1% delle imprese è organizzato nella forma giuridica di società a responsabilità limitata ma il loro peso in termini di addetti è solo dell'8%. La dimensione media delle imprese partecipate è di 124 addetti per impresa. La forma giuridica con la dimensione media maggiore (307 addetti per impresa), è la società per azioni, scelta dal 33% delle imprese partecipate, che ha un peso in termini di addetti dell'81,9% sul totale delle imprese partecipate. E' la prima volta che l'Istat pubblica un rapporto sull'intero universo delle partecipate pubbliche, prima i 'censimenti' dell'Istituto di statistica si limitavano infatti alle controllate. Nella nota metodologica l'Istat spiega come la sua stima si sia avvalsa dell'utilizzo "integrato" delle basi di dati provenienti dalle "dichiarazioni sulla struttura delle partecipazioni rilevanti rese alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)"; dalle "dichiarazioni degli elenchi dei soci delle società di capitale iscritti al Registro delle imprese, gestito dalle Camere di Commercio"; dalle "informazioni desumibili dai bilanci civilistici e consolidati delle società di capitale. E ancora, dalle "dichiarazioni dell'elenco dei consorzi e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle Amministrazioni Pubbliche registrate nella banca dati Consoc del Dipartimento della Funzione Pubblica"; nonché dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche al Dipartimento del Tesoro (Mef)"; e, infine, dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute da regioni, province e comuni alla Corte dei Conti".