Nel 2014 solo un italiano su due (51%) ce la fa ad arrivare a fine mese, mentre il 36% non riesce a superare la terza settimana e il 13% la seconda. Lo rileva la Confesercenti sulla base di un sondaggio in vista del Natale.
Sette anni fa la quota di italiani che poteva contare su un reddito sufficiente per tutto il mese era del 64%. A Natale la tredicesima fa ancora la differenza: chi la incassa infatti spenderà in acquisti il 2,6% in più della media di tutti gli italiani. La forbice si amplia nel caso dei giocattoli, scelti dal 52% tra chi potrà contare sulla tredicesima mensilità, contro un generale 48%. Il divario si conferma per l'abbigliamento (56% contro 51%) e per gli elettrodomestici (29% e 26%). E per i profumi si prevede un piccolo boom (42% per chi prende la tredicesima). Lo rileva la Confesercenti sulla base di un sondaggio. Con il 'ponte' dell'Immacolata parte ufficialmente la corsa ai regali di Natale: la quasi totalità degli italiani (il 96%) non rinuncerà almeno all'acquisto di un dono, ma il 13% - oltre 6 milioni di persone circa - non comprerà nessun regalo per sé o per la famiglia, ed il 71% opterà invece per un regalo utile. Emerge da un sondaggio della Confesercenti in vista delle prossime festività. Chi comunque farà regali risparmierà soprattutto su quelli per parenti e per amici (18%), a seguire si risparmia sul partner (9%). Ma solo il 5% ridurrà le spese per i regali per i bambini, la stessa percentuale del 2007: la crisi ha modificato lo scenario delle festività degli adulti, ma gli italiani tentano di tenere al riparo la festa per i più piccoli. Si risparmierà anche sui viaggi (15%) e sulle spese o regali per se stessi (16%). Il 4% non farà alcun regalo. Ai bimbi non farà piacere ma sotto l'albero quest'anno troveranno soprattutto doni utili, come vestiario o libri, scelto dal 43% degli intervistati. Il 31%, invece, donerà ai piccoli i giochi di una volta, mentre il 12% si orienterà sulla tecnologia.