La fiducia dei consumatori italiani segna un modesto ricupero in settembre con dati, però, in chiaro scuro. Lo rileva l'Istat che precisa come a settembre 2014 l’indice del clima di fiducia dei consumatori in base 2005=100 aumenta lievemente a 102,0 da 101,9 del mese di agosto. La componente personale aumenta passando a 101,5 da 100,1, mentre quella economica registra una diminuzione a 105,6 da 107,5. L’indice riferito al clima corrente cresce a 102,6 da 101,5, mentre quello del clima futuro diminuisce a 102,7 da 103,3. Riguardo alla situazione economica del Paese, diminuiscono i pareri favorevoli sia per i giudizi che per le aspettative: a -99 da -92 e a -8 da -7 i rispettivi saldi. Quanto alla tendenza della disoccupazione, i giudizi rispetto al mese precedente rimangono inalterati (a 56 il saldo). Il saldo relativo ai giudizi sulla situazione economica della famiglia diminuisce a -56 da -55, mentre per le attese non si modificano i pareri formulati rispetto al mese passato e il saldo resta a -13. Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce a -14 da -12. Le opinioni favorevoli sull’opportunità attuale di risparmio registrano una diminuzione (a 114 da 116 il saldo); anche per le possibilità future si rileva un lieve peggioramento (a -47 da -45 il saldo). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli risultano invece in netto miglioramento (a -69 da -90 il saldo). I saldi dei giudizi e delle aspettative riguardanti gli aumenti dei prezzi al consumo diminuiscono, rispettivamente, a -16 da 1 e a -32 da -21. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-est mentre, diminuisce in tutte le altre ripartizioni.