L'Ista lancia un nuovo campanello d'allarme: anche nel mese di agosto diminuisce il clima di fiducia delle imprees italiane. Infatti ad agosto 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 88,2 da 90,8 di luglio. Il calo dell’indice complessivo è dovuto al peggioramento della fiducia delle imprese di tutti i settori, manifatturiero, dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere scende a 95,7 da 99,1 di luglio. Peggiorano sia i giudizi sugli ordini che le attese di produzione (da -23 a -24 e da 7 a 1, i rispettivi saldi); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 0 a 3. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica peggioramenti per i beni di consumo (da 98,0 a 94,8), per i beni intermedi (da 101,7 a 97,0) e per i beni strumentali (da 97,0 a 95,7). L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione scende a 77,0 da 83,0 di luglio. Peggiorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -45 a -48) sia le attese sull’occupazione (da -14 a -22). L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende a 87,5 da 92,3 di luglio. Il saldo dei giudizi sugli ordini passa da -5 a -11, sale leggermente (da -6 a -5) quello relativo alle attese; si contraggono le aspettative sull’andamento dell’economia in generale (da -24 a -33). Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia scende a 98,3 da 101,4 di luglio. La fiducia peggiora sia nella grande distribuzione (da 101,0 a 97,2) sia in quella tradizionale (da 102,7 a 99,