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Mercoledì 23 Aprile 2014
Istat: il deficit delle Amministrazioni Pubbliche aumentato nel 2013 sul 2012

L’Istat pubblica oggi, 23 aprile 2014, i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2010-2013, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Deficit Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht. In base al Protocollo i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve. I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2010-2013 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia. Alla fine del 2013 il debito pubblico, misurato al lordo degli interventi di sostegno finanziario all’Area Euro, era pari a 2.069.216 milioni di euro (132,6% del Pil). Rispetto al 2012 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 5,6 punti percentuali. L’Istat precisa poi che i dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP, costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione Monetaria Europea (UME) e sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia. Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e  l’indebitamento netto e tra quest’ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tutti i dati sono riferiti ai consuntivi per gli anni 2010-2013, che sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, sul piano nazionale, dall’Istat. Nel 2013 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-47.345 milioni di euro) è stato pari al 3% del Pil, risultando quasi invariato rispetto a quello del 2012 (-47.356 milioni di euro, corrispondente al 3% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari al 2,2%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2012. La spesa per interessi nella versione PDE, che considera l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 5,3% del Pil, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2012.



[1] Il Protocollo, in attuazione dell’art. 104 C del Trattato stesso, fissa i valori limite che possono assumere l’indebitamento e il debito pubblico:

- il 3% per il rapporto tra indebitamento pubblico, previsto o effettivo, e il prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (Pil);

- il 60% per il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo ai prezzi di mercato.

Le tavole della Notifica trasmesse da ogni Paese sono reperibili sul sito di Eurostat alla pagina http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/government_finance_statistics/excessive_deficit/edp_notification_tables.

[2] Cfr. Supplemento mensile al Bollettino statistico – Finanza Pubblica, fabbisogno e debito, 14 aprile 2014 n. 21.

[3] Si ricorda che la spesa per interessi è al netto anche dei SIFIM (Servizi di Intermediazione Finanziaria Indirettamente Misurati), secondo le nuove metodologie di calcolo applicate in Contabilità nazionale sin da marzo 2005.

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