Dai dati forniti dall’Istat a fine ottobre emerge che nel 2011 quasi un quarto dei pensionati è destinatario di un doppio assegno ma soprattutto il 5,2% dei pensionati è nella fascia più 'ricca', sopra i 3 mila euro di reddito da pensione al mese. Si tratta di 861 mila persone, che assorbono 45 miliardi di euro l'anno, il 17% della spesa totale, poco meno di quanto sborsato (51 miliardi, 19,2%) per i 7,3 milioni, il 44% dei pensionati, sotto i mille euro, che sono diminuiti di di quasi 250 mila teste, -3,3% . Ne deriva che meno di un milione di teste, in termini di spesa pensionistica, vale quasi come più di sette milioni di persone, quasi la metà del totale. Forte è il divario tra donne e uomini, quest'ultimi rappresentano il 76,3% dei pensionati over tre mila euro al mese, quasi otto su dieci. Se si fa il confronto con l'anno precedente si scopre che nel 2011, anche se il numero dei pensionati in Italia è diminuito di 38 mila unità, il gruppo che percepisce più di tre mila euro mensili è salito di 85 mila (+10,9%), con un aumento della spesa di 4,6 miliardi di euro. In generale c'è una tendenza alla 'migrazione' dei pensionati verso classi d'importo maggiore, spiegabile sia con la perequazione annuale, sia con il fatto che il valore medio delle nuove pensioni è maggiore di quello delle cessate.