Si è chiuso ieri a Montecarlo (Principato di Monaco) il quarto congresso mondiale ESH/NetCord/Eurocord sulle "Cellule staminali del cordone ombelicale", che si è aperto il 24 ottobre. Il congresso ha celebrato i 25 anni dal primo trapianto di cellule staminali cordonali e i 30.000 trapianti effettuati ad oggi in tutto il mondo proprio nel momento in cui la bambina italiana sottoposta a trapianto di staminali cordonali autologhe il 21 maggio 2013 sta dando risposte positive. La piccola, che oggi ha 4 anni ed è affetta da paralisi cerebrale fin dalla nascita, è stata inserita nel trial clinico condotto da Joanne Kurtzberg, pediatra della Duke University di Durham (North Carolina, Usa), e sta reagendo bene con risultati definiti «fuori dall'ordinario». Riferisce Irene Martini direttore scientifico di SmartBank, biobanca alla quale i genitori della piccola si sono rivolti per la conservazione autologa delle staminali cordonali della figlia, e che in occasione del congresso mondiale ESH/NetCord/Eurocord ha incontrato la Kurtzberg: «Oggi, a distanza di cinque mesi dal trapianto, i risultati sono molto positivi sia nel linguaggio perché ora la bimba si esprime con intere frasi e impara ogni giorno nuove parole, sia nel tono muscolare, sta imparando a muoversi con il deambulatore. Il fisioterapista e il logopedista che la seguono sono molto soddisfatti e hanno definito i risultati raggiunti "fuori dall'ordinario"». Il successo di questo primo trapianto di staminali cordonali ha spinto i genitori ad effettuare una seconda infusione di cellule staminali autologhe, fissata per il prossimo dicembre.